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Il mio percorso

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Da bambina dicevo sempre: “Da grande farò il medico e andrò in Africa a curare i bambini”.

Lo dicevo senza neanche sapere dove si trovasse l’Africa e senza sapere perché là vi fosse tanta sofferenza e miseria.

Purtroppo il mio sogno non si è avverato e invece di medico sono diventata infermiera. Ho lavorato per alcuni anni nei vari ospedali; sono poi approdata in un ospedale ortopedico dove ho incontrato persone con gravi malattie, quali il cancro o la distrofia muscolare, malattia incurabile che porta alla morte per insufficienza respiratoria e/o scompenso cardiaco. Ho visto persone anche giovani spegnersi lentamente, ma inesorabilmente.

Mi sono posta spesso la domanda che non mi ha mai dato pace: “Perché alcuni si ammalano ed altri no, perché alcuni guariscono ed altri no…?”

E proprio a queste domande avrei voluto trovare delle risposte.

Dopo qualche anno, vivevo già in Italia, ho cominciato a riprendere gli studi di psicologia, pensando che essi mi potessero dare gli strumenti idonei a supportare le persone ammalate.

Nel frattempo ho iniziato a fare dei viaggi in giro per il mondo. E il continente da sempre sognato, l’Africa, è stata spesso la mia meta. Dapprima ho visitato alcuni Paesi da turista “normale”, in seguito ho cambiato il mio modo di viaggiare, mi sembrava fosse importante un approccio più sensibile nei confronti della popolazione e delle loro tradizioni: i miei viaggi sono diventati solidali e sostenibili.

Di nuovo mi sono posta la domanda del perché di tanta povertà, di tanta disuguaglianza, perché il potere e la ricchezza sono nelle mani di pochi.

 

Quindi è tutto un caso? E’ il gioco della vita? Una roulette russa?

Se nasci in un paese ricco e in una famiglia ricca avrai tutto, se nasci in un paese povero, in una famiglia povera, allora non avrai niente?

E’ tutto un caso? Non potendo accontentarmi di semplici risposte è sempre stato questo il motore della mia ricerca e della mia insaziabile curiosità. Mi sono chiesta il perché delle religioni, delle politiche che fanno il bello e brutto tempo a scapito degli altri, non parliamo poi delle guerre. Mi sono chiesta il senso delle malattie, della morte, perché anche i bambini devono soffrire così tanto…?

Non è facile trovare una risposta a tutte queste domande parecchio impegnative. Però sono stata la motivazione delle mie ricerche.

Ho iniziato a fare corsi di meditazione e seminari di consapevolezza, avendo ben chiaro che non avrei potuto cambiare il mondo, volevo però capire e dare il mio contributo.

La mia vita non poteva essere solo un passaggio, nasco, cresco, vado a scuola, imparo una professione, lavoro tutta la vita, se sono fortunata avrò una bella famiglia e poche preoccupazioni economiche e se sono più fortunata nessuno della mia famiglia si ammalerà gravemente…. Questa visione della vita mi sembra triste e vuota.

Durante i miei studi di psicologia non trovavo quello che cercavo e mentre frequentavo 3 scuole di counseling a Milano, ho incontrato il Dott. Nader Butto.

Questo incontro è stato di fondamentale importanza per me perché riusciva a colmare la mia infinita fame di voler capire e di dare un senso alla vita.

Con il Dott. Nader Butto ho imparato a comprendere il mondo, il perché della ricchezza e della povertà, il senso che una malattia può avere nella nostra vita, il perché di molte cose che accadano nella vita di ognuno di noi per motivi ben precisi.

Con lui ho appreso che, a parte il fatto che nasciamo in un certo contesto familiare e sociale, dipende da noi quello che vorremmo realizzare nella nostra vita.

Trattare bene il nostro corpo è di importanza primaria se vogliamo realizzare il nostro progetto di vita, quindi l’alimentazione, l’esercizio fisico etc., ma non solo, anche il pensiero e le nostre emozioni sono di importanza fondamentale.

Dopo aver concluso la mia formazione come counselor olistico, ho intrapreso la formazione in naturopatia, in quanto ho capito quanto sia importante che l’uomo si avvicini di nuovo alla sua vera natura poiché, se siamo in sintonia con essa, possiamo veramente sviluppare le nostre potenzialità.

 

Cosa faccio oggi?

Durante gli incontri con le persone che si rivolgono a me, svolgo un lavoro a 360°, questo significa vedere la persona nel suo insieme, corpo, mente, emozioni. Da lì si cerca insieme durante i colloqui di comprendere meglio se stessi, il perché non si stia bene, perché proprio quella parte del corpo si sia ammalata e come la vita che conduciamo influenzi il nostro stato di salute ed emotivo/emozionale. Perché stiamo male in alcune situazioni?

Insieme si cerca di trovare le soluzioni per assumersi la responsabilità della propria vita.

Attraverso tecniche che ho imparato durante la mia formazione posso favorire lo sblocco di blocchi emotivi che ci impediscono a volte di vedere le cause del nostro malessere, qualsiasi esso sia, fisico, emotivo o mentale.

Quello che nella mia visione è importante è attivare nella persona un processo di auto-guarigione, perché dal momento in cui conosciamo le cause del nostro malessere, sia esso emotivo, fisico o mentale, abbiamo già fatto il primo passo verso la guarigione, cioè quella guarigione profonda che parte dal nostro vero essere.

Il nostro malessere si riflette spesso sulla nostra vita sociale, con il partner, i figli, i genitori, i colleghi e gli amici. A volte questo porta a incomprensioni dovute ad aspettative nei confronti degli altri o a comunicazione inadeguata.

E’ quindi importante fare un lavoro che riguardi tutta la persona nel suo insieme, partendo da una visione amorevole del nostro corpo che è il nostro migliore amico e quindi va rispettato e amato. Ciò inizia con la corretta alimentazione, l’esercizio fisico e un atteggiamento positivo nei confronti di noi stessi.

Per sostenere il percorso di guarigione che parte dal profondo dell’individuo utilizzo i fiori di Bach, la fitoterapia, il massaggio e attraverso Reiki trasmetto energia con le mie mani.

Il lavaggio energetico emozionale è un metodo che utilizzo per equilibrare il sistema energetico e sbloccare situazioni che sono in un certo senso “inceppate”, dovute a vissuti di cui a volte neanche ci ricordiamo, ma che in qualche modo influenzano la nostra vita attuale.

Sono iscritta all’IPASVI (albo del collegio per infermieri professionali) collegio Milano, tessera numero 30328
Sono iscritta alla FAIP Counseling, Federazione delle Associazioni Italiane di Psicoterapia numero 1469.

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