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Trovare eventuali cause e attivare l’auto-guarigione invece di zittire il nostro corpo che ci parla attraverso i sintomi.
Nella medicina moderna ci sono medici specializzati per ogni singola parte del nostro corpo: il cardiologo si prende cura del nostro cuore, il gastroenterologo del nostro apparato digerente, il neurologo del nostro sistema nervoso e così via.
La medicina olistica invece ha una visione dell’uomo come unità fisica, psichica. Per curare una parte del nostro corpo è necessario vedere l’insieme della persona, il suo corpo, la sua mente, le sue emozioni, tutto.
Per guarire bisogna quindi guarire ogni aspetto della persona, il corpo tramite corretta alimentazione, disintossicazione, rinforzo del sistema immunitario con rimedi che rispettino la natura del corpo. La parte emozionale ha un ruolo importante nel processo di guarigione proprio perché spesso e volentieri sono stati emotivi, dei quali probabilmente neanche ci ricordiamo più, ad aver creato uno stato che ha influenzato il funzionamento di alcuni processi fisiologici.
E anche la mente ha la sua importanza, il nostro pensiero, lo stress, le nostre paure, le nostre preoccupazioni, tutto si riflette sul nostro benessere fisico.
Il mio approccio Olistico
> La visione olistica cerca la causa di determinate disfunzioni, invece di curare il singolo sintomo;
> Vede l’insieme della persona, dal punto di vista fisico-emozionale-mentale e non vede solamente la parte del corpo malata;
> Vede la persona e non la malattia e accompagna la persona come individuo. Il rimedio non è uguale per tutte le persone, anche se la sintomatologia è la stessa;
> Utilizza la combinazione della medicina tradizionale e moderna mettendo l’accento sui vari aspetti della vita, come alimentazione, disintossicazione, modi di vivere, abitudini etc., invece di utilizzare medicinali spesso e volentieri aggressivi con effetti collaterali pesanti;
> La visione olistica rispetta l’individualità della persona, la rinforza e la sostiene nel percorso di guarigione e la coinvolge in questo processo, mentre la medicina moderna ha spesso e volentieri un atteggiamento autocratico nei confronti della persona e così il paziente rimane passivo;
> L’approccio olistico cerca di ripristinare un corretto funzionamento del corpo, cerca di rinforzare il sistema immunitario in modo che la stessa malattia non si ripresenti, mentre la medicina palliativa cerca di sopprimere i sintomi, senza però approfondire e curare le cause che hanno dato origine alla malattia.
> L’approccio olistico cerca di prevenire l’insorgenza della malattia cercando di far comprendere alla persona l’importanza di condurre una vita sana, specialmente quando sussistono malattie genetiche, mentre la medicina convenzionale si concentra sulla diagnosi precoce avvalendosi di tecnologie moderne quali mammografia, endoscopia e gastroscopia, specialmente in casi di malattie ereditarie.
> La medicina non convenzionale utilizza rimedi naturali che hanno meno effetti collaterali e sono meno aggressivi per l’organismo. Il loro successo o insuccesso si misura in base ai risultati che si ottengono ormai da centinaia o migliaia di anni, mentre le medicine palliative sono più aggressive, non solo sulla parte del corpo malata ma coinvolgono e danneggiano a volte anche parti illese. Infine, spesso e volentieri gli interessi economici delle industrie farmaceutiche inducono il medico a utilizzare quei determinati farmaci da cui esse traggono maggior profitto.